Monday, June 24, 2013

Prada's paradise lost


Miuccia´s paradise lost.
Il paradiso perduto di Miuccia.

As you might have noticed I love Miuccia Prada, she is a huge inspiration to me and what I like the most about her art, is that she is able to move my feelings. Through her clothes Miuccia is able to tell a story that can somehow speak to my inner feelings and make my want to understand why I am so moved by some outfits.
It happened again yesterday, when I was looking at her man SS collection and a sense of melancholia took me. Despite the bright colors, the silks and the tropical prints there was something "wrong" in that angle of paradise that Miuccia recreated in Milan. Her was a "Menacing Paradise" as Tim Blanks perfectly defined it, a place where to reconsider all the summer clichés and read them with a really dark eye, it is Ms Prada´s way to say that there are no paradises anymore in this world; even the most beautiful places are devastated by war and poverty.

Her work, with the perfect balance of critic, humorist and reinvented traditions, is an internal war against the clichés of fashion, it's her personal way to redefine the boundaries of an entire industry. As she said in February "This is more complicated, more challenging. Just 'clothes' is boring. We need more passion, more humanity". Thank you Miuccia for giving it to us.


Come avrete probabilmente notato sono una fan sfegatata di Miuccia Prada, per me lei é quello che più si avvicina ad un'eroina, visto che con la sua arte riesce a comunicarmi ogni volta sensazioni nuove. Attraverso i suoi abiti Miuccia Prada riesce in qualche modo a parlare al mio subconscio, facendomi riflettere per cercare di capire perchè reagisco in un modo o nell'altro di fronte alle sue sfilate.
Proprio come è successo ieri, quando di fronte alla collezione uomo per la prossima PE, mi ha colto un senso di malinconia. Nonostante i colori brillanti, le stampe tropicale, le sete cangianti, c'era qualcosa di "sbagliato" in quell'angolo di paradiso che Miuccia ha ricostruito a Milano. Il suo era una "Paradiso Minaccioso" come lo ha perfettamente definito Tim Blanks, un posto dove riconsiderare tutti i cliché dell'estate per leggerli attraverso una lente buia, un posto dove Miuccia Prada ha voluto dimostrare a modo suo che non ci sono più paradisi in terra; anche i posti all'apparenza più belli sono devastati dalla guerra e dalla povertà.

Il suo lavoro, in un equilibrio perfetto di critica, umorismo e tradizioni reinventate, rappresenta per me la sua guerra contro i cliché della moda, è il suo modo per ridefinire i confini di un'intera industria. Come lei stessa aveva dichiarato a febbraio "Tutto questo è molto più complicato. Pensare solo ai 'vestiti' è noioso. Abbiamo bisogno di più passione, più umanità". Grazie Miuccia per farci sempre capire quello di cui abbiamo bisogno.



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